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Abstract
Attività a “scarto ridotto”
pubblicato nel Novembre - Dicembre 1997 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Kevin K. McCully, Sue Ann Sisto, Benjamin H. Natelson

La sindrome da fatica cronica (CFS) è una patologia che ha come risultato un handicap da moderato a grave, la cui caratteristica primaria è la fatica. Attualmente la CFS viene diagnosticata per esclusione, in quanto non se ne conoscono le cause. Ci sono stati dei tentativi di separare o dividere i pazienti affetti da CFS in diversi gruppi, ma questo lavoro è ancora ad uno stadio preliminare.
Attualmente esistono due teorie principali riguardo alla CFS. Una di esse ne individua la possibile causa medica in un'infezione virale, o una disregolazione immunitaria; l'altra in una forma di depressione. Tuttavia, al momento, né l'una, né l'altra teoria sono confortate da prove sufficienti. Studi istologici e metabolici hanno dato risultati misti: i pazienti affetti da CFS non presentano o presentano solo una leggera alterazione dei mitocondri e del metabolismo ossidativo rispetto ai controlli sedentari. I trattamenti attuali per la CFS sono sintomatici; quelli psicologici e farmacologici procurano sollievo, ma non costituiscono una cura. I trattamenti immunologici e nutrizionali non hanno portato a benefici riproducibili. I programmi di allenamento fisico a bassa intensità vengono considerati benefici, sebbene pochi studi controllati siano stati condotti.