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Abstract
Tanto rumore per nulla
pubblicato nel Novembre - Dicembre 1992 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Sergio Meda

Il "casus belli" è stato scatenato dalla dottoressa Renate Huch, che in un congresso nel 1988 ha denunciato la fase iniziale della gravidanza quale possibile pratica doping utilizzata per migliorare artificialmente le prestazioni atletiche.
L'autorevolezza del parere della Huch e il suo richiamarsi a "dati e fatti" precisi hanno reso la sua tesi particolarmente suggestiva.
Una serie di indagini condotte negli anni passati da altri studiosi sulle atlete dell'Est europeo aveva inoltre confermato l'insolita quantità di vittorie registrate in gara dalle sportive in gravidanza. Negli ultimi tempi la teoria della Huch ha perso però di incisività in quanto, come rilevato dal professor Romano Forleo, manca sia in letteratura sia nell'esperienza pratica qualsiasi prova di metodiche di gravidanza indotta per migliorare le prestazioni durante un appuntamento agonistico. Non esistono inoltre precedenti significativi di interruzione volontaria fra il terzo e il sesto mese, cioè quando le prestazioni "sopra la norma" cominciano a calare.