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Abstract
Il gusto del proibito
pubblicato nel Novembre - Dicembre 1992 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
A. Revelli

L’attività fisica è salutare anche in gravidanza se prescritta tenendo conto delle modificazioni fisiologiche della gravidanza; a partire dal secondo mese una deviazione preferenziale del sangue verso l’utero e la placenta svantaggia il distretto muscolare, il che implica un aumento di frequenza cardiaca anche per sforzi relativamente modesti; l’aumento ponderale e l’intenso metabolismo fetale comportano inoltre un aumento del consumo di ossigeno a riposo; per questo l’intensità dell’esercizio fisico deve essere gradualmente ridotta verso il termine. Si sono valutati gli effetti dell’esercizio fisico in base alla crescita, alla frequenza cardiaca e ai movimenti respiratori del feto. È risultato che grazie all’allenamento i neonati sono in media più grossi rispetto a quelli di donne sedentarie, e che non si verificano alterazioni significative della funzionalità cardiorespiratoria fetale in caso di gravidanza fisiologica.