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Abstract
Tanto paziente da portarci in groppa - Introduzione
pubblicato nel Novembre - Dicembre 1990 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Sergio Meda

Un tempo macchina da guerra e rapido mezzo di comunicazione, il cavallo è oggi trattato come un investimento. Al posto di carote e zuccherini arrivano fiale e siringhe. L’uomo è sempre più sottile nelle sue torture: barrierate nelle gambe, stinchiere chiodate, elettroshock, iniezioni calmanti ed eccitanti. Il mondo dell’ippica è pieno di omertà: giudici che fingono di non vedere, organizzatori che non controllano, veterinari compiacenti.
Non c’è il telefono azzurro per i cavalli ed è difficile distinguere l’utilizzo corretto di frustino e speroni da quello improprio. Indispensabili più controlli negli allevamenti, dove l’esigenza dei risultati ha la meglio su tutto.