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Abstract
Autonomia in sella
pubblicato nel Novembre - Dicembre 1990 in Sport&Medicina - fascicolo n.6
Augusta Lange

L’ippoterapia è efficace per svariati tipi di minorazioni motorie e psichiche. Il cavallo infatti, con il suo passo ritmico ed ondeggiante, invia impulsi propriocettivi con grande vantaggio per i soggetti privi di deambulazione. Oltre ai motulesi anche coloro che sono affetti da forme mentali pure e secondarie possono beneficiare dell’ippoterapia. Andare a cavallo richiede, al fine di stabilire un buon rapporto con l’animale, una serie di capacità intellettive come attenzione, concentrazione, memoria, carenti di solito nei soggetti con disturbi della personalità, ma che vengono rinforzate dalla necessità di assecondare il cavallo. Il successo più importante nell’ippoterapia è quello di far vivere al disabile, spesso non autosufficiente, una esperienza di autonomia, perché egli acquisisce la capacità di dirigere da solo il cavallo, sentendosi finalmente protagonista.