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Abstract
Per un rugby di alto livello
pubblicato nel Settembre - Ottobre 2009 in Sport&Medicina - fascicolo n.5
Antonino Salvia, Feliciantonio Di Domenica, Angelo Rossini, Antonello Caserta

La pratica del rugby, considerata in maniera estremamente positiva per le alte valenze ludico-educative che la caratterizzano, è di contro etichettata come violenta dai non addetti ai lavori per alcune caratteristiche fasi di gioco, quali la mischia e il placcaggio, dove lo scontro con l’avversario può apparire particolarmente duro. Al di là delle sensazioni che il rugby può generare in chi lo osserva, i dati presenti nella letteratura mondiale non connotano tale sport di alcuna caratteristica negativa, anche se è sicuramente vero che il rugby presenta una traumatologia tipica. Nell’articolo una disamina di quanto emerge nei diversi studi di settore.