Legge & sport
Alfonso Marra
A gamba tesa - La Corte di Cassazione ha sancito severamente il comportamento scorretto di un calciatore che era intervenuto a gamba tesa contro un avversario provocandogli lesioni alla mandibola, stabilendo che tale comportamento è penalmente censurabile. Il Tribunale lo riconosce colpevole del reato di lesioni colpose e lo condanna al pagamento di una multa di 300 euro, oltre al risarcimento dei danni. Nella motivazione, i giudici affermano che il calciatore ha commesso una violazione volontaria delle regole del gioco tale da superare i limiti della lealtà sportiva.
In buona sostanza, la Cassazione ha detto a chiare lettere che la giustizia penale deve intervenire anche nelle attività sportive quando sia minata l’integrità fisica dell’avversario con una violazione delle regole di correttezza e di lealtà.