Banner
Abstract
Articolazioni sotto controllo
pubblicato nel Settembre - Ottobre 1997 in Sport&Medicina - fascicolo n.5
Luigi Simonetto

L'attività sportiva, e l'agonismo in particolare, sottopongono l'atleta a un insieme di situazioni limite cui ogni soggetto risponde sulla base delle sue capacità psichiche e fisiche. L'esposizione a tali situazioni "limite" può provocare l'insorgenza di fenomeni patologici a carico di vari apparati, primo fra tutti quello locomotore.
È indubbio come nel ciclismo al di là della tecnica, della tattica di gara, dell'esperienza agonistica, delle motivazioni, ecc. conta alla fine in maniera determinante la capacità di trasformare energia chimica in energia meccanica; e questo significa "applicare un carico" sui tessuti connettivali, di sostegno e di trasmissione. Stimoli non adeguati in termini di quantità, qualità, intensità, ripetitività, frequenza, ecc. possono essere alla base di patologie da sovraccarico dell'apparato locomotore. Occorre dire che, anche in ambito ciclistico, da molti anni e con validissimi risultati vi è stato un notevole contributo da più settori per mettere a punto metodi di lavoro adeguato. È opportuno però che di pari passo ci si sforzi a meglio capire, controllare, prevenire le problematiche connesse alla sofferenza di alcune strutture che hanno il compito di "gestire le sollecitazioni meccaniche" generate da motori sempre più potenti.