L’Autore sottolinea il passaggio da una cultura dell’improvvisazione ad una della programmazione nel mondo del calcio dilettantistico. Si afferma che i soggetti della programmazione sono diversi e non soltanto gli allenatori. Quanto alla programmazione per la categoria giovanissimi vengono analizzati in figura gli aspetti biologici, psicologici e motori, inoltre vengono messe in relazione la programmazione e l’organizzazione di un allenamento. Tutto il lavoro è ampiamento supportato da schede, tra cui una che propone un articolato esempio di percorso didattico.