Abstract
Approccio di squadra
pubblicato nel Settembre - Ottobre 1994 in Sport&Medicina - fascicolo n.5
Andrea Lauter, Giorgio Pasetto

Nel caso di lesioni del legamento crociato anteriore, il trattamento chirurgico consente in percentuale maggiore il recupero totale.
Per quanto riguarda la tecnica chirurgica, quasi tutti gli Autori accettano oggi come "golden standard" la sostituzione del legamento leso con tendine rotuleo.
L’attenzione si è perciò spostata verso la ricerca di un protocollo rieducativo sempre più rapido. Il primo in tal senso fu quello proposto nel 1980 da Shelbourne e Nitz che abbassarono i tempi tradizionali per la ripresa dell’attività sportiva fino a 4-6 mesi. È oggi convinzione generale che solo attraverso gli sforzi congiunti di paziente, chirurgo e rieducatore, si possa raggiungere un buon risultato finale. Compito del riabilitatore nei primi tempi è quello di fornire al paziente informazioni necessarie per il completo controllo motorio, mentre dal 3°-4° mese in poi sarà quello di modellare il protocollo riabilitativo in base alla specifica attività sportiva del paziente.