L'autoemotrasfusione (AET) permette di aumentare il numero di eritrociti circolanti; teoricamente, aumentando in questo modo le capacità ossiforiche ematiche potrebbe essere migliorata la potenza aerobica.
Tuttavia gli studi condotti per provare le potenzialità ergogeniche della metodica sono falliti, probabilmente perché non sono stati ben pianificati i tempi del reinoculo o si è sottovalutata la perdita di globuli rossi per il normale processo d’invecchiamento e l’aumentata fragilità. Poiché l'eritropoiesi da compenso inizia solo a due settimane dal prelievo, l’AET va effettuata successivamente; in questo modo la concentrazione emoglobinica può aumentare da 15,1 a 16,5 g/100 ml dopo sette giorni dall'inoculo di 900 ml di sangue.
In uno studio recentemente condotto, l'aumento della densità ematica non ha causato effetti negativi sull'apparato cardiocircolatorio; l'aumento della potenza aerobica e del tempo di corsa ad esaurimento è stato significativo.