Di tutte le vaccinazioni suggerite per chi pratica un’attività sportiva, quella antitetanica è resa obbligatoria dalla
legge 292 del 1963.
Bisogna anche considerare che un’attività fisica molto intensa e prolungata causa un indebolimento delle difese immunitarie con conseguente aumento del rischio d’infezioni: di questo argomento se ne discuteva già nel 1993, quando nella rivista
The American Journal of Clinical Nutrition
è stato pubblicato l’articolo di Peters e coll.:
"Vitamin C supplementation reduces the incidence of post-race symptoms of upper respiratory tract infection in ultramarathon runners."
Quindi, c’è un limite di attività fisica oltre il quale le funzioni di difesa immunitaria dell’organismo tendono a diminuire invece di aumentare. In un certo senso si può dire che la risposta del sistema immunitario sia bifasica: c’è un miglioramento fino a un certo livello di attività fisica, ma se si va oltre subentra un peggioramento. Ecco allora che le vaccinazioni intervengono come “cura” del sistema immunitario.
Sport&Medicina
si era già occupata di questo argomento con un articolo di Fabrizio Pregliasco e Stefano Schieppati -
Fare sport con meno rischi
– pubblicato nel 2006.
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