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Abstract
Cardiologia
Bradiaritmie & pacemaker
pubblicato nel Luglio - Agosto 2008 in Sport&Medicina - fascicolo n.4
Giovanna Macchi

Negli atleti di elevato livello, non sempre è facile distinguere la bradicardia fisiologica indotta dall’allenamento da altre forme bradiaritmiche patologiche.
Nella maggior parte dei casi, per la diagnosi differenziale, sono sufficienti un test da sforzo e un Ecg-Holter che documentino il raggiungimento della frequenza massima teorica. In presenza di malattia del nodo del seno o del sistema di conduzione va posizionato un
pacemaker . In questi casi l’idoneità agonistica è concessa con molti limiti, ma con i dispositivi oggi disponibili molti soggetti possono continuare a svolgere attività sportiva anche intensa a livello ricreativo. Vengono discussi alcuni dei requisiti necessari ai pacemaker dei soggetti che praticano sport.