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Arti marziali: dalla prima alla quarta età
pubblicato nel Luglio - Agosto 2006 in Sport&Medicina - fascicolo n.4

Lo stesso Autore, nell’articolo: “Arti marziali come psicoterapia” pubblicato nel n. 4/2002 di Sport&Medicina, dopo un’introduzione storica, si sofferma sul ruolo fondamentale della pratica sportiva nello sviluppo armonico della personalità. Lo sport può essere uno strumento di educazione, di socializzazione e anche di terapia nei casi di nevrosi e di psicosi.

Dallo studio pubblicato nell’articolo: Birrer RB, Halbrook SP. Martial arts injuries. The results of a five year national survey. Am J Sports Med 1988; 16(4): 408-10 (abstract in inglese), citato dall’Autore, le arti marziali sono precedute, per pericolosità, da molte altre discipline sportive, risultando all’ottavo posto (16,9 incidenti per 100.000 partecipanti all’anno). Al primo posto si trova il basket (188/100.000), seguito da sport acquatici e wrestling. Secondo le statistiche, il 74% degli incidenti che avvengono nelle arti marziali interessa le estremità e nel 95% dei casi il danno è di lieve entità.