Un'alimentazione corretta negli atleti è essenziale per ottenere il massimo rendimento e al fine di evitare di incorrere in alterazioni patologiche. Partendo dalle basi termodinamiche dei processi biologici e fisiologici, con l’aiuto di modelli biomatematici, il libro
Biologia-fisiologia modellistica della nutrizione umana
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Teoria e pratica dell’approccio fisiologico-matematico alla nutrizione
di Pietro M. Boselli e pubblicato da Edi.Ermes propone un metodo innovativo per approntare una dieta personalizzata adatta alle specifiche esigenze nutrizionali del singolo individuo.
Lo studio citato nella rubrica è descritto nell’articolo:
Williams PT.
Interactive effects of exercise, alcohol, and vegetarian diet on coronary artery disease risk factors in 9242 runners: the National Runners' Health Study.
Am J Clin Nutr. 1997; 66(5): 1197-206
(abstract
in inglese). In esso
sono state indagate le correlazioni tra regime alimentare (considerando anche l’eventuale consumo di alcol), distanza settimanale percorsa e livelli di colesterolo HDL
(high density lipoprotein).
Dai risultati sono emersi tre dati importanti: la dieta non condiziona i livelli di colesterolo HDL, l’alcol e la distanza percorsa aumentano la concentrazione sanguigna di HDL, la corsa non abbatte gli effetti ipertensivi dell’alcol.
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