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Abstract
Sportivi in grotta
pubblicato nel Luglio - Agosto 2002 in Sport&Medicina - fascicolo n.4
Emiliana Bizzarini, Fulvio Bratina, Giorgio Delbello, Rocco Sceusa, Elisabetta Stenner, Vincenzo Lamberti, Tanja Princi

La ricerca si è proposta di valutare un gruppo di speleologhe della Commissione Grotte Eugenio Böegan del CAI Trieste, che da anni praticavano questa attività, per mettere in risalto eventuali caratteristiche morfologiche o adattamenti funzionali, compatibili con l’esercizio fisico. Le misurazioni sono state effettuate sia in laboratorio, presso il Centro di Medicina dello Sport del CONI, sia sul “campo”, in una vasta cavità carsica in provincia di Trieste (Grotta Gigante). Le dimensioni della sala centrale hanno permesso di armare una corda di 100 m lungo la quale le speleologhe hanno eseguito prove di salita e discesa; i dati funzionali relativi a frequenza cardiaca, consumo di ossigeno, frequenza respiratoria e consumo energetico sono stati rilevati con una speciale apparecchiatura telemetrica. I dati raccolti dimostrano l’impegno fisico che l’esercizio della speleologia comporta e vengono discussi in relazione ad altri sport con analogo gesto atletico, come il nuoto e la voga.