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Abstract
Un pericoloso click
pubblicato nel Luglio - Agosto 1991 in Sport&Medicina - fascicolo n.4
Maurizio Turiel, Anna Frisinghelli

Il prolasso della valvola mitralica (PVM) rappresenta con ogni probabilità la più comune valvulopatia riscontrabile nell'adulto. Da qui il problema del medico nella responsabilità della certificazione dell'idoneità allo sport per il paziente con PVM. Dagli anni Ottanta la crescente diffusione dell'ecografia bidimensionale e Doppler ha consentito da un lato di considerare questa metodica come termine di riferimento per la diagnosi della sindrome, dall'altro di riconoscere in modo più approfondito la normale morfologia di tutto l'apparato mitralico. È possibile individuare due gruppi di pazienti con PVM, rispettivamente "a basso" e "ad alto rischio". Per i soggetti portatori di PVM "a basso rischio" non occorrono provvedimenti particolari ed è loro consentita l'attività sportiva di tipo ricreativo. Al contrario, per i soggetti portatori di PVM "ad alto rischio" sono indicati farmaci antiaritmici e non è loro consentita l'idoneità a sport agonistici.