Banner
Abstract
Liberare il braccio per il lancio
pubblicato nel Maggio - Giugno 2014 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Azimut Riabilitazione

In un atleta che pratica un’attività quale sport di lancio (baseball, pallavolo, pallanuoto…) o che prevede sforzi notevoli agli arti superiori, spalla e braccio possono esser soggetti a disturbi causati dalla compressione delle strutture neurovascolari, secondaria a un trauma locale di rilevante intensità o a microtraumi ripetitivi caratteristici soprattutto del gesto del lancio. Nel lanciatore, infatti, anche le normali strutture anatomiche possono provocare la compressione dell’apparato neurovascolare a causa delle enormi sollecitazioni cui viene sottoposta la spalla, contraddistinta spesso da una marcata ipertrofia dei muscoli pettorali e scaleni intermedi. Nell’articolo viene proposta una disamina della struttura anatomica in questione, della diversa sintomatologia provocata dalla compressione e del trattamento fisioterapico.