In alcuni siti web sono descritte le iniziative sportive promosse nelle carceri italiane e menzionate nell’articolo:
- il Free Opera Brera, è la squadra di calcio del carcere di Opera. Le attività della squadra sono state raccontate alla pagina: www.giustizia.it/newsonline/specialepag171.htm
- “Vivicittà – Porte Aperte”, la manifestazione podistica che è entrata nelle carceri e negli istituti minorili, è descritta alla pagina: www.uisp.it/news/articolo.php3?id=1962
- il progetto “Sport in carcere a Ferrara” è presentato alla pagina: ww4.comune.fe.it/sport/prog_sport_carcere.php
- l’evento sportivo “Donne in corsa” del carcere di Pontedecimo è raccontato all’indirizzo: prono.provincia.genova.it/notizia.asp?IDNotizia=7241
- l’esperienza del corso per arbitri tenuto presso il carcere minorile di Nisida è raccontata alla pagina: www.aia-figc.it/dettaglio.asp?ID=806&Tipo=2&Pag=&cerca=.

Come è avvenuto in Italia, anche in altri Paesi europei l'attività sportiva nelle carceri ha acquisito valore negli ultimi decenni. In Francia, prima della seconda guerra mondiale, l’unica attività fisica riconosciuta nelle prigioni era la passeggiata. Solo dopo la guerra l’attività sportiva ha iniziato a entrare gradualmente nelle prigioni francesi, fino al passo decisivo del 2004, quando quattordici federazioni hanno firmato una convenzione con l’amministrazione penitenziaria per l’organizzazione di discipline sportive all’interno delle carceri. Per approfondimenti è disponibile il testo: “Sport en prison. Signature de conventions Administration pénitentiaire/Fédérations sportives. 16 janvier 2004” pubblicato alla pagina: www.justice.gouv.fr/presse/SportPrison.pdf (pdf in lingua francese, 383 KB) del Ministero della giustizia francese.