Gli Autori riportano la loro esperienza riguardo alle varie metodiche strumentali utilizzate nella diagnosi dell'algodistrofia simpatica riflessa.
La risonanza magnetica viene indicata come quella più sensibile e più precoce nell'individuare le alterazioni sia ossee sia dei tessuti molli.
Viene però sottolineato come tutte le metodiche manchino di elementi diagnostici specifici della sindrome la cui diagnosi differenziale si basa sulla storia clinica.