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Abstract
Capacità anaerobica: una quantità sconosciuta
pubblicato nel Maggio - Giugno 1997 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Simon Green

In condizioni anaerobiche, cioè quando il rifornimento di ossigeno scarseggia, sono due le fonti di energia alle quali il muscolo può attingere per la sua attività: la scissione della fosfocreatina e la produzione di acido lattico derivante dal metabolismo dei carboidrati. Nel complesso, le due fonti energetiche utilizzate per alimentare il lavoro muscolare corrispondono a quella che è stata definita come massimo quantitativo di energia liberata dal metabolismo anaerobico, ovvero la capacità anaerobica.
Nonostante le difficoltà di quantificare tale capacità, è dimostrato che essa aumenta con l’allenamento. Quest’ultimo, di cui nell’articolo vengono suggerite le linee-guida, va sviluppato in base all’aspetto della capacità da incrementare ed alla durata della prestazione atletica.