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Abstract
Chi fa sport ha bisogno di ferro
pubblicato nel Maggio - Giugno 1990 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Gian Pasquale Ganzit, Carlo Gabriele Gribaudo, Fabrizio Verzini, Pier Paolo Biancotti

Il ferro (Fe), contribuendo alle capacità ossiforiche del sangue ed alla produzione energetica, svolge un ruolo determinante sulla buona riuscita della prestazione sportiva: il massimo consumo di ossigeno e la soglia anaerobica risultano correlati infatti con l’emoglobinemia e le ferroproteine tissutali. Nelle donne il deficit di Fe è di più frequente riscontro perché, oltre alle perdite giornaliere di ferro (0,6 mg con le feci, 0,1 mg con le urine, 0,6 mg con il sudore a riposo e 1 mg sotto esercizio), per ciascun ciclo mestruale vanno persi circa 3 mg di Fe. Poiché l’apporto con la dieta può essere insufficiente, specie in chi si sottopone a lunghe sedute di allenamento, risulta in tal caso utile una supplementazione: in effetti si è registrato un aumento del massimo consumo di ossigeno e della soglia anaerobica in seguito a somministrazione di 80 mg/die di ferro ferritinico per 4 settimane in un gruppo di nuotatori di entrambi i sessi.