Banner
Abstract
Alla ricerca di un metodo
pubblicato nel Maggio - Giugno 1990 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Kathy Shuleva, Gary R. Hunter, Donna Hester

Nei bambini la risposta cardiovascolare all’esercizio fisico differisce leggermente da quella degli adulti perché essi hanno gittata cardiaca inferiore ma frequenza cardiaca più alta, più alta estrazione di ossigeno periferica, maggior flusso ematico muscolare; raggiungono l’equilibrio metabolico più velocemente, mentre la loro capacità anaerobica è ridotta per scarso sviluppo di enzimi glicolitici; pertanto il protocollo per la misura del massimo consumo di ossigeno (VO2 max) va attentamente selezionato preferendo test continui al cicloergometro o al tappeto ruotante con incrementi ogni 2 minuti; può essere difficile stabilire quando il bambino sia arrivato al VO2 max, perché raramente si arriva al plateau (nessun incremento del consumo all’aumento del carico); secondo alcuni Autori oltre che con la soddisfazione dei criteri classici, si può considerare terminato il test quando ci sia un incremento di consumo di meno di 2 ml/kg/min all’aumento del carico.