Abstract
Maglia di lana per nuotare al freddo
pubblicato nel Maggio - Giugno 1984 in Sport&Medicina - fascicolo n.3
Arsenio Veicsteinas

La superficie corporea a contatto con l’esterno appartiene per il 36% al tronco, per il 56% agli arti, per l’8% alla testa. In acqua la dispersione di calore dal capo è minima, mentre da tronco e arti è variabile con il grado di esercizio fisico. Due sono i meccanismi che si oppongono al calo della temperatura corporea: il brivido, inefficace in acqua, e la vasocostrizione (V) cutanea e muscolare. A riposo, in acqua a 24°C, la V riduce la dispersione termica che avviene per il 60% dal tronco e per il 40% dagli arti.
A 24°C con un leggero esercizio fisico, la V permane e si ha perdita di calore in egual misura da arti e tronco. Con attività fisica intensa, se la temperatura dell’acqua è superiore a 24°C il sangue è sottratto al muscolo per favorire la dissipazione del calore prodotto; se l’acqua è a 20°C si ha V muscolare e quindi una prestazione inferiore alle aspettative.