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Abstract
Cardiologia
Cuore lento, vita lunga
pubblicato nel Marzo - Aprile 2009 in Sport&Medicina - fascicolo n.2
Giovanna Macchi

La bradicardia, cioè la frequenza cardiaca inferiore a 60 battiti/minuto comporta due vantaggi: una maggiore aspettativa di vita e una migliore capacità di esercizio fisico. Infatti, se è vera l’ipotesi, a supporto della quale possono essere citati molti esempi dal mondo animale, secondo cui il numero totale delle pulsazioni cardiache durante la vita è determinato, appare intuitivo che coloro che hanno una frequenza cardiaca bassa sono più longevi dei tachicardici. Inoltre, i soggetti bradicardici a riposo hanno un più ampio intervallo di incremento della frequenza cardiaca durante sforzo, quindi riescono a compiere esercizi di maggiore intensità. L’allenamento di durata con esercizi di tipo isotonico provoca un fisiologico adattamento dell’organismo il cui effetto più evidente è la riduzione della frequenza cardiaca.