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Abstract
Legge&sport
pubblicato nel Marzo - Aprile 2004 in Sport&Medicina - fascicolo n.2
Alfonso Marra

Morte improvvisa: reticenza dell’atleta e responsabilità del medico - Secondo la Corte d’Appello non risponde della morte di un atleta il medico dello sport che ha rilasciato il certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica senza rilevare, per la reticenza dello stesso atleta, una patologia tale da impedire la pratica della disciplina sportiva medesima.
Nel caso citato nell’articolo, l’evento luttuoso era da ascriversi, a parere della Corte, all’imprudenza dell’atleta, che conosceva i propri precedenti episodi di extrasistole e di sincope in ragione dei quali il medico gli aveva ordinato di sospendere l’attività sportiva; egli invece aveva continuato a praticarla, fino a ottenere il certificato di idoneità allo sport agonistico e sottoponendosi a un allenamento intenso.