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Abstract
Sonno e fasi di vigilanza
pubblicato nel Marzo - Aprile 1997 in Sport&Medicina - fascicolo n.2
Lauredana Ercolani, Marco Marchetti

Nonostante esistano pareri contraddittori sul numero di ore da dedicare al sonno, di cui ormai si sa quasi tutto del come dormiamo, mentre resta ancora incerta la risposta al perché dormiamo, tutti sono concordi nel ritenere che non se ne possa fare a meno. È certo che, per mantenere nelle ore di veglia un alto livello di attenzione e di vigilanza, occorre dedicare al sonno un certo numero di ore, da gestire al meglio soprattutto se poche. L’articolo si occupa di ricerche effettuate su navigatori sportivi sottoposti a turni di guardia (e, pertanto, costretti a svegliarsi di notte), nel tentativo di stabilire quale sia la quantità minima di sonno necessaria per mantenere una normale attività psichica senza bisogno di incentivi o di sforzi particolari.