La medicina omeopatica è stata riconosciuta da parte della nostra legislazione con il D.L. del 17/3/95 n. 185, in attuazione di una direttiva CEE. Tuttavia, data l’incertezza della norme relative alle indicazioni terapeutiche, l’utilizzo dei farmaci omeopatici, nonostante ne sia permessa la vendita al pubblico, avviene sotto la responsabilità del medico curante. Pertanto, se nel corso del trattamento omeopatico un paziente subisce un aggravamento della sua patologia, al medico possono venire attribuite responsabilità penali. Il problema sta nel verificare se esiste una connessione tra il fatto lesivo patito dal paziente ed il comportamento negligente del medico che non avrebbe fatto ricorso alla medicina ufficiale.