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Abstract
In continuità
pubblicato nel Marzo - Aprile 1997 in Sport&Medicina - fascicolo n.2
Enrico Castellacci, Pierpaolo Lunati, Stefano Colotto, Tiziana Polieri

La rottura sottocutanea del tendine di Achille in soggetti dediti a sport è spesso la conseguenza finale di un processo degenerativo cronico ingravescente a carico del tendine. Nel tentativo di poter restituire una valida continuità e solidità alla ricostruzione tendinea, consentendo quindi una più precoce ripresa funzionale, è entrato nella pratica chirurgica di tali lesioni l'uso di materiali di rinforzo eterologhi.
Gli Autori riportano la loro esperienza sul trattamento della rottura sottocutanea del tendine di Achille in diciotto pazienti che praticavano attività sportiva (gennaio 92-gennaio 96). Le tecniche chirurgiche adottate sono state le seguenti:
- sutura termino-terminale con tenoplastica di ribaltamento secondo Bosworth associata a rivestimento mediante slaminamento del plantare gracile in funzione di peritenonio (7 casi)
- sutura termino-terminale e rinforzo mediante rete di Marlex (3 casi)
- sutura termino-terminale e rinforzo con PDS-Band (4 casi)
- sutura termino-terminale e rinforzo con fascia lata di cadavede (4 casi).
I buoni risultati ottenuti, valutati secondo i parametri di Trillat, orientano gli Autori a indirizzarsi, in casi selezionati di rottura del tendine di Achille verso l'uso di materiali di rinforzo eterologo.