L’Autore, nell’ambito del dossier dedicato agli anziani, si occupa della relazione che intercorre tra l’attività fisica e il decremento della prestazione di alcune funzioni vitali (cardiovascolare, respiratoria, motoria), ma anche in rapporto alla diffidenza da parte degli anziani verso la proposta motoria in generale. Parla poi di eterocronia, ovvero del fatto che non tutti invecchiano allo stesso modo, quindi sottolinea il concetto di movimento come prevenzione e spostamento dell’età della disabilità e della dipendenza.