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Abstract
I traumi dell'orientista
pubblicato nel Marzo - Aprile 1995 in Sport&Medicina - fascicolo n.2
Mariella Vizzardi, Silvio Carugo

Praticando la corsa d’orientamento è possibile incorrere in patologie dell’apparato locomotore, sia acute sia croniche da sovraccarico, riguardanti l’arto inferiore, il piede in particolare, e la colonna vertebrale. A livello della componente muscolare si riscontrano elongazioni, distrazioni o rotture che colpiscono prevalentemente la gamba e la coscia. A livello tendineo si riconoscono in genere patologie di tipo cronico inserzionali, tendinosi, paratenoniti, tenosinoviti e tendiniti soprattutto al ginocchio (tendine rotuleo) e caviglia (tendine d’Achille e muscoli peronei). Patologia caratteristica è la fascite plantare. Le lesioni capsulo-legamentose sono a carico della caviglia e, meno frequentemente, del ginocchio e vengono classificate in lesioni recenti (grado 0,1,2,3,4), recenti su precedenti e instabilità croniche. Patologie da sovraccarico sono le fratture da stress, che colpiscono prevalentemente i metatarsi, e la condromalacia rotulea. Le lombalgie sono dovute ai microtraumatismi ripetuti e possono essere favorite da alterazioni d’allineamento della colonna. Per tutte le patologie vengono analizzate le cause, la terapia e le possibilità di prevenzione.