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Abstract
Tutela sanitaria: irraggiungibile obiettivo
pubblicato nel Marzo - Aprile 1992 in Sport&Medicina - fascicolo n.2
Sergio Meda

Il problema "morte improvvisa" nella popolazione sportiva mondiale ha scarsa rilevanza statistica, ma ovunque grande rilevanza emotiva. Ridurre l'incidenza della morte improvvisa nello sport è una chimera.
Aumentare il numero dei medici dello sport in servizio è auspicabile, ma non riduce i rischi, visto che non è possibile disporre su ogni terreno di gioco e in ogni impianto di un defibrillatore o della strumentazione tipica dei reparti di rianimazione. In realtà gli atleti di alto livello sono sottoposti, in media ogni tre-quattro mesi, a indagini di notevole complessità. È, inoltre, allo studio una banca dati dello sport agonistico, che racchiuda le caratteristiche morfologicocliniche degli atleti, per evitate che un atleta temporaneamente giudicato inidoneo alla pratica sportiva trovi una Regione o un Centro abilitativo che gli garantisca l'idoneità.