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Abstract
Gomito: rigidità post-traumatica
pubblicato nel Aprile - Giugno 2019 in Sport&Medicina - fascicolo n.2
Gabriele Severini

Dopo un trauma, è abbastanza frequente la possibilità che nel gomito si generi una rigidità: le strategie di trattamento dovranno essere individualizzate e orientate alle esigenze del singolo paziente. È stato proposto un programma riabilitativo sviluppato su cinque step che comprendono una diagnosi corretta, il controllo del dolore e della flogosi, il movimento precoce protetto, il controllo neuromuscolare e l’integrazione dei pattern di movimento all’interno dell’intera catena cinetica dell’arto superiore. Per poter perseguire questi obiettivi, il professionista ha a disposizione una serie di strumenti quali la mobilizzazione passiva (manuale o motorizzata), gli esercizi attivi, la terapia fisica strumentale, l’adozione di splint e, da ultimo, in pazienti selezionati, il ricorso a strategie iniettive come la tossina botulinica.