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Abstract
Miocardite: subdola e frequente
pubblicato nel Gennaio - Marzo 2019 in Sport&Medicina - fascicolo n.1
Giovanna Macchi

Anche nella miocardite acuta è possibile riscontrare alterazioni elettrocardiografiche simili a quelle delle sindromi coronariche acute accompagnate da movimento della troponina e del CPK, a indicare lesione miocardica. Persino il dolore precordiale può essere presente. L’eziologia solitamente è virale, più rara quella batterica o autoimmune. Esistono casi fulminanti che provocano arresto cardiaco per aritmie letali. La maggior parte delle volte i pazienti guarisce, ma è possibile la persistenza di esiti che si identificano come zone di fibrosi nel contesto del miocardio sano in sede subepicardica o a patch intramurale. Tali alterazioni rappresentano foci aritmogenici. Un’evoluzione a prognosi sfavorevole è la progressiva dilatazione del cuore (cardiomiopatia dilatativa) che comporta insufficienza cardiaca e scompenso. La RMN cardiaca con infusione di gadolinio è il golden standard per la diagnosi in fase sia acuta sia cronica.