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Abstract
Cardiologia
Aritmie ipocinetiche nello sportivo
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 2013 in Sport&Medicina - fascicolo n.1
Giovanna Macchi

Negli atleti di resistenza di alto livello le aritmie ipocinetiche (bradicardia sinusale, blocchi atrio-ventricolari di I e di II tipo 1, wondering pace-maker e battiti di scappamento atriali o giunzionali) possono essere espressione del processo di adattamento, in particolare della modificazione del controllo nervoso del circolo, indotto dall’intenso allenamento. In questo caso, ma solo dopo aver verificato che scompaiono durante sforzo, vengono ritenute fisiologiche.
Diversa è la situazione quando si manifestano in sportivi non particolarmente allenati, dove, invece, possono essere la spia di una patologia infiammatoria, degenerativa o genetica (per esempio la malattia di Lenegre) del miocardio, oppure dell’abuso di sostanze farmacologiche. Un’attenzione particolare e ulteriori accertamenti sono sempre necessari in presenza di blocchi atrio-ventricolari di secondo grado tipo 2 o di terzo grado.