In questo articolo sono riassunti i risultati di una serie di studi che hanno valutato l’attività corticale in atleti d’élite impegnati in compiti cognitivo-motorî. L’attività corticale è stata quantificata calcolando la riduzione percentuale della potenza (desincronizzazione evento-correlata, ERD), la coerenza dei ritmi elettroencefalografici alfa nel range 6-12 Hz e l'ampiezza dei potenziali evento-correlati (ERP). I risultati ottenuti sono stati discussi alla luce dell’ipotesi dell’efficienza neurale, secondo la quale i processi cognitivo-motori associati alla prestazione sportiva dovrebbero essere correlati all’attivazione di reti neurali specializzate e, quindi, a una minore attivazione cerebrale complessiva negli atleti di élite rispetto ai soggetti non atleti.