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Un ambiente “obesogenico”
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 2007 in Sport&Medicina - fascicolo n.1

           

L’Eurostat, Statistical Office of the European Communities, ha pubblicato l’XI edizione dell’Yearbook “Europe in figures” (2006-2007), contenente oltre 400 tabelle, grafici e mappe con presentazioni di dati, dal 1995 al 2005, raggruppati in 14 aree di interesse statistico a livello europeo e, dove possibile, mondiale (popolazione, educazione, salute, condizioni di vita, mercato, lavoro, economia, commercio, industria, scienza, tecnologia eccetera). Per aver una visione di insieme della varietà dei temi trattati, tra cui il sempre crescente problema del sovrappeso-obesità in Europa, è possibile, collegandosi al sito dell’Eurostat (http://epp.eurostat.ec.europa.eu), accedere alla sezione “General and regional statistic” (a sinistra della pagina), dove, nell’area “News Release”, si può scaricare gratuitamente il PDF “A goldmine of statistical information” (http://epp.eurostat.ec.europa.eu/pls/portal/docs/PAGE/PGP_PRD_CAT_PREREL/). Per informazioni più dettagliate su ogni capitolo/tema trattato nell’ Yearbook è possibile consultare gratuitamente on line i relativi PDF nella sezione “PDF files and data access”, dopo essere entrati nella sezione “Eurostat yearbook” (sempre a sinistra della pagina iniziale (http://wpp.eurostat.ec.europa.eu/partal/page?_pageid=2693). Per una connessione ancora più diretta al capitolo 3 dedicato specificamente alla salute, è sufficiente accedere alla pagina http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_OFFPUB/KS-CD-06-001-03/EN e scorrere fino al capitolo “Potential widespread causes of halth problem” a pagina 9 del PDF, dove sono contenuti i dati raccolti e aggiornati al 2003 sulla percentuale di persone sovrappeso-obese in Europa.

La situazione americana relativa al sovrappeso-obesità dal 1997 al 2005 è stata invece “fotografata” dal National Health Interview Survey, sempre utilizzando come parametro di valutazione l’indice di massa corporea (BMI, Body Mass Index), e sintetizzata in un documento salvato in formato PDF e disponibile gratuitamente on line sul sito del dipartimento americano della Salute e dei Servizi umani Centers for Disease Control and Prevention - National Center for Health Statistic (http://www.cdc.gov/nchs/data/nhis/earlyrelease/200509_06.pdf).

Se è vero che la “lotta” a sovrappeso e obesità comincia proprio dall’educazione e dalla prevenzione primaria nei soggetti in età scolare, molto criticata è stata la proposta americana (dove i soggetti sovrappeso/obesi sono addirittura il 67% della popolazione) di inserire nella pagella, oltre ai voti delle classiche materie di studio, anche il valore dell’indice di massa corporea (BMI, Body Mass Index). Meno “aggressiva” ma sicuramente interventista la reazione dei medici italiani: ne è un esempio lo “Studio obesità” promosso dal Dipartimento di Formazione della Federazione Italiana Medici Pediatri della Lombardia, che consiste in un iter assistenziale per il bambino in sovrappeso, supportato dalla divulgazione di materiale rivolto ai pediatri e ai genitori per favorire un’assistenza aggiornata e qualificata a questa patologia (http://www.fimplombardia.it/formazione/pag.asp?infile=fo_obesita).