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Abstract
Il gioco del movimento
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 1994 in Sport&Medicina - fascicolo n.1
Stefano Costa, Franca Rey

Nel proporre un'attività di movimento rivolta a bambini molto piccoli dobbiamo considerare: i bisogni del bambino; l'ambiente operativo; la relazione tra i bambini e i genitori, gli altri bambini, l'animatore e l'ambiente. Nel primo anno di vita del bambino tutte le proposte devono partire dalla considerazione del suo stadio evolutivo sia neuromotorio sia relazionale.
Dai dodici mesi circa il bambino è proiettato verso la relazione spaziale, il movimento è perciò lo strumento privilegiato per questa esplorazione. Dal terzo anno il bambino inizia ad autonomizzarsi e a socializzare con gli altri. È questo il momento per favorire situazioni di gioco non strutturate o semistrutturate e per proporre giochi strutturati. Nel gioco motorio il bambino sperimenta con successo e soddisfazione la possibilità di intervenire attivamente nelle relazioni con l'ambiente.