Intorno agli anni Sessanta sono state riportate nella letteratura scientifica numerose osservazioni di possibili effetti biologici della respirazione in aria arricchita di ioni. Sulla base di tali premesse è parso opportuno effettuare uno studio pilota su una popolazione limitata, ma con caratteristiche similari e ben definite, al fine di evidenziare eventuali segni di interazione biologica con dosi certe di ioni e tempi di esposizione controllati sulle prestazioni psicofisiche e sulle funzionalità respiratoria e cardiocircolatoria a riposo e durante esercizio muscolare. Dai risultati ottenuti si trae l'indicazione che la respirazione di aria arricchita con ioni negativi di qualità e in quantità paragonabile a quella rilevata in ambienti naturali e particolarmente salubri interagisca positivamente con l'uomo.