La riduzione della frequenza cardiaca a riposo e il suo minor incremento negli sforzi submassimali rappresentano una risposta adattativa del sistema cardiovascolare all'allenamento di resistenza.
Vengono analizzati i meccanismi fisiopatologici responsabili della bradicardia dell'atleta e discussi gli effetti sulla funzione cardiaca e sul dispendio energetico del miocardio.