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Abstract
Un miracolo nei Balcani
pubblicato nel Gennaio - Febbraio 1984 in Sport&Medicina - fascicolo n.1
Helmut Koenig

Nel 1978 il CIO accettò, dimostrando un certo coraggio, la candidatura di Sarajevo a sede olimpica invernale. La scarsa presenza di attrezzature sportive (uno stadio di calcio e una piccola stazione sciistica) non facevano certo di questa città la candidata ideale. L'Autore, in questo articolo, traccia le linee essenziali di quello che definisce un vero e proprio miracolo. Per un Paese colpito da una grave crisi economica come la Jugoslavia le Olimpiadi dovevano infatti costituire una sorta di volano turistico atto a superare le difficoltà del momento. E infatti multinazionali da tutto il mondo parteciparono alla realizzazione dell'evento, inviando le loro merci e spontanei contributi in denaro. Le montagne circostanti vennero disboscate e trasformate in piste da sci; nel centro della città fu costruito il complesso polisportivo Zetra. Rimasero però insoluti gli aspetti relativi alla ricettività e alle vie di comunicazione.