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Abstract
Il cuore lento dell’atleta
published in July - August 2014 - Sport&Medicina - issue n.4
Annalisa Bucchi, Andrea Barbuti, Dario DiFrancesco

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La riduzione della frequenza cardiaca a riposo in atleti dediti a discipline sportive aerobiche o di resistenza è un importante adattamento con cui l’organismo si predispone per meglio tollerare una condizione di “super lavoro”.

La bradicardia da esercizio aerobico è stata da sempre attribuita a un aumento del tono vagale. Tuttavia, un recente studio ha completamente ribaltato questa tesi, indicando che in realtà la riduzione della frequenza cardiaca indotta dall’allenamento è principalmente dovuta a una diminuzione della corrente funny espressa nelle cellule pacemaker, cellule che costituiscono il nodo senoatriale e da cui derivano la generazione del battito cardiaco e il controllo della sua frequenza.


 
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