Gli infortuni sono una caratteristica insita nella pratica sportiva e hanno pesanti ricadute in termini sia di risultati sia economici. Risulta quindi importante limitare il più possibile il verificarsi degli infortuni e in letteratura esistono diversi studi sull’argomento e modelli per prevederli e prevenirli. Tuttavia, solo alcuni di essi considerano il training load come potenziale fattore di rischio e, in tutti i casi, la relazione tra training load e infortuni è sempre stata analizzata in termini assoluti. In tempi recenti, Gabbett ha introdotto il termine Acute:Chronic Workload Ratio (ACWR) ovvero il rapporto tra il carico settimanale (acute workload) e il carico medio delle quattro settimane precedenti (chronic workload). I punti chiave di questo modello sono l’individuazione di valori soglia di training load all’interno dei quali il rischio infortuni è più o meno accettabile e il fatto che carichi elevati, se ben programmati, hanno un effetto protettivo sugli atleti in quanto innalzano il loro carico cronico permettendo loro di sostenere carichi acuti più intensi. Nonostante alcuni limiti, questo modello, se ponderato e usato attentamente, può risultare un buon metodo di prevenzione degli infortuni.